Secondo le sue ultime volontà Don Olivo riposa nel cimitero di San Martino in Strada, paese in provincia di Lodi dove lui ha potuto risiedere come collaboratore pastorale della Parrocchia. Nei suoi grandi sogni figurava il desiderio di andare a vivere i suoi ultimi giorni di Ecuador dove là sarebbe rimasto a finire i suoi giorni e la nuda terra di quelle montagne vicine al cielo lo avrebbe ospitato al tempo del trapasso. Poi, la vita, ha ridimensionato i sogni e le distanze e così oggi è qui nella pianura lodigiana dove il Buon Dio ha scelto di farcene dono.

Nel suo testamento spirituale: Vorrei essere sepolto al cimitero di San Martino in Strada, nella terra. Un ramo vivo di ulivo piantato nella terra, sul fondo soltanto una croce, se possibile di ulivo. Sul braccio trasversale “Dragoni Olivo, prete” e dove le due braccia di legno si incrociano, inciso il più grande possibile, soltanto un GRAZIE.

Così, abbiamo provato a seguire le sue “dritte” poi forse, ci è scappata un po’ la mano: il ramo d’ulivo è diventato un vero e proprio albero  donato dai suoi cari amici della Puglia e la croce un pochino grande rispetto a quello che lui probabilmente avrebbe desiderato ma confidiamo in un suo benevolo sorriso.

Tutto di ciò che è stato collocato vicino a lui è legame di amicizia: molti dei sassi che delimitano quel piccolo giardino provengono dalla Val d’Aias, suo pezzo di cuore che ha vissuto con tante figure fondamentali nella sua vita; la frase scritta in rosso sul sasso sotto l’ulivo è una citazione di Georges Bernanos tanto cara al suo grande amico don Michele Do di Saint Jacques: “Ci portiamo nel cuore finché ci abbracceremo nella dolce pietà di Dio come in un eterno mattino”.

Questo angolo di terra è congiunzione fisica e materiale al Cielo dove lui ora vive. Per noi rimasti a proseguire il cammino, finchè Dio lo vorrà, è il luogo dove raccoglierci per qualche minuto ad affidare a lui le nostre intenzioni affinché possano arrivare ancor più velocemente al Padre di ogni cosa che tutto conosce e accoglie.